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Avv. Piero Viganego |
A cura dell'avv. Piero Viganego avvocato in Spagna (Barcellona e Madrid)
Gestione del consiglio di
amministrazione della filiale spagnola
La recente riforma del Diritto societario spagnolo ha comportato un
incremento di adempimenti a carico del consiglio di amministrazione delle
società, che dovrà, tra altri adempimenti:
1.
Determinare le politiche e strategie generali della società.
2.
Sottoscrivere un contratto con i consiglieri ai quali abbia conferito facoltà
esecutive.
3.
Controllare l’operato dei direttori che abbia nominato.
4.
Il consiglio di amministrazione dovrà riunirsi almeno trimestralmente (non é
necessaria la riunione presenziale).
Il consiglio ha la rappresentanza legale della società e deve funzionare in
maniera effettiva e continuativa, altrimenti la responsabilità della gestione
sociale ricade non soltanto sui consiglieri formali, ma sulla persona (sia
individuale o giuridica) che eserciti, anche di fatto, le funzioni proprie di
un amministratore.
Questo significa che la casa madre o il socio con poteri decisionali,
possono essere responsabili in solido della gestione della filiale.
Questa premessa della legge spagnola, unita all’obbligo legale di riunione
trimestrale del consiglio, comporta la necessità di rendere realmente operativo
il consiglio di amministrazione della filiale. In tali riunioni, non solo
dovranno analizzarsi le questioni giornaliere che meritino un trattamento in
tale sede, ma anche delegare in soggetti spagnoli le questioni che si devano
soluzionare in loco (per esempio, delegare la questione dell’infortunistica in
una società di prevenzione e, inoltre, il controllo dell’operato di tale società
in un manager, quadro o dipendente localizzato in Spagna).