martedì 23 gennaio 2018

PORTOGALLO: RIFIUTO CONCESSIONE STATUS DI RESIDENTE NON ABITUALE (RNH) – POSSIBILI REAZIONI.



Può succedere, in alcune situazioni, che lo statuto come Residente non Abituale non sia concesso da parte dell’Agenzia entrate Portoghese. Questo succede quando la domanda non è istruita correttamente e non obbedendo a tutti i requisiti richiesti per la concessione dello Statuto RNH (Residente não Habitual).
Una delle ragioni più usuali, ma l’unica, è la possibile l’incoerenza tra la data di fissazione residenza nel territorio portoghese e la data di richiesta di concessione, come succede, per esempio, quando si fissa la residenza in un anno ma si richiede la concessione a partire dall’anno seguente, indicando quell’anno come il primo anno. In questo caso si verifica una incoerenza tra l’anno di entrata (esempio 2016) e l’anno di richiesta concessione (esempio 2017) per cui risulta automaticamente non adempiuto il criterio della non residenza nei 5 anni anteriori all’anno di concessione, e conseguentemente occorre un rifiuto nell’ottenimento dello statuto.
Una situazione di rifiuto concessione dello statuto come Residente non Abituale può verificarsi anche quando è istruita la rispettiva domanda fuori dal termine legalmente previsto. A questo proposito ricordiamo che il termine per istruire la domanda è entro il 31 marzo dell’anno seguente a quello in cui si è fissata la residenza per la prima volta.
In tutti questi casi e in altri analoghi l’agenzia delle entrate portoghese non concede lo Statuto fiscale RNH, ed elabora un progetto di rifiuto della richiesta che è obbligatoriamente previamente notificato al richiedente il quale ha un termine, di 15 giorni, per poter esporre le sue ragioni ed indurre l’amministrazione fiscale a modificare l’intenzione di rifiuto nella concessione dello Statuto RNH.

giovedì 1 dicembre 2016

PORTOGALLO: Insinuazione nella liquidazione BES - riscatto Obbligazioni Senior Banco Espirito Santo – Portogallo – Euro Medium Term Note Programme – ISIN PTBEQBOM0010; PTBENIOM0016, PTBENJOM0015, PTBENKOM0012, PTBEQKOM0019

Paolo Pozzan - Avvocato in Portogallo (Lisbona e Porto)

A seguito della crisi finanziaria portoghese che ha colpito in particolar modo il Banco Espirito Santo, il 3 agosto 2015 con correzione dell’11 agosto 2014 la Banca del Portogallo ha deciso una misura di risoluzione della banca BES.

A seguito della riferita risoluzione, tradotta in decreto legge, il governo Portoghese tramite la Banca del Portogallo ha determinato la trasmissione di determinati attivi e passivi (considerati non tossici o specialmente relazionati con l’amministrazione o GRUPPO BES) in una nuova banca creata specificatamente per questo fine, denominata NOVO BANCO SA.

In un certo senso è stato separato il grano dalla gramigna, mettendo nella banca “buona” (NOVO BANCO SA) i debiti sani ed alcuni attivi al fine di garantire i riferiti debiti, e lasciando nella banca originaria (BES) alcuni attivi e i debiti non sani.

domenica 27 novembre 2016

PORTOGALLO: Statuto Portoghese di Residente non Abituale e redditi di capitale e tassazione su succssioni e donazioni

Paolo Pozzan Avvocato in Portogallo
a cura di Paolo Pozzan - Avvocato in Portogallo (Porto, Lisbona, Algarve)

Lo statuto fiscale portoghese di Residente Non Abituale è divenuto famoso a causa dei vantaggi fiscali che attribuisce ai redditi di categoria H (pensioni), il quale prevende un meccanismo di possibile doppia esenzione.
Tuttavia il beneficio ottenibile tramite lo statuto di Residente Non Abituale non è limitato ai redditi pensionistici esistono altri redditi che possono beneficiare di questa doppia esenzione.
In particolare i redditi passivi come interessi, dividendi, e plusvalenze (capital gain) mobiliari ottenuti all’estero sono soggetti ad esenzione in Portogallo e possono, avanti determinate condizioni, essere soggetti ad una doppia esenzione.

giovedì 29 settembre 2016

Spagna: Nuovi adempimenti a carico del consiglio di amministrazione

Avv. Piero Viganego
A cura dell'avv. Piero Viganego avvocato in Spagna (Barcellona e Madrid)
Gestione del consiglio di amministrazione della filiale spagnola
La recente riforma del Diritto societario spagnolo ha comportato un incremento di adempimenti a carico del consiglio di amministrazione delle società, che dovrà, tra altri adempimenti:
1.    Determinare le politiche e strategie generali della società.
2.    Sottoscrivere un contratto con i consiglieri ai quali abbia conferito facoltà esecutive.
3.    Controllare l’operato dei direttori che abbia nominato.
4.    Il consiglio di amministrazione dovrà riunirsi almeno trimestralmente (non é necessaria la riunione presenziale).

giovedì 7 gennaio 2016

PORTOGALLO: Trasferimento residenza in Portogallo e esenzione fiscale per redditi pensionistici (specifico pensioni - regime Residenti non Abituali)

Avv. Paolo Pozzan

Come abbiamo giá avuto modo di chiarire in precedenti articoli la qualifica giuridica di Residente non Abituale permette ottenere riduzioni o sgravi fisclai totali o significativi per vari tipi di redditi, tali come lavoratori dipendenti o indipendenti (solo per certe categorie di attività), rediti di capitale e finanziari, immobiliari, royalty e pensionistici sono le categorie maggiormanete usate.

Per iniziare questa pratica è ovviamente necessario essere disponibile a spostare la propria residenza in Portogallo. Infatti il termine “Residente non Abituale” non significa che non si esige una residenza effettiva in Portogallo, ma semplicemente che ha un regime fiscale non usuale (appunto a causa degli sgravi fiscali di cui beneficia).

Per i redditi pensionistici, normalmente il punto di partenza della pratica è la ricerca e ottenimento in Portogallo (tramite acquisto o, più semplicemente, affitto) di una abitazione dove fissare la propria residenza.

mercoledì 1 luglio 2015


Avv. Paul Bonsirven
a cura  di Paul BONSIRVEN Avvocato Francese (Lione e Parigi)

FRANCIA: RITARDI DI PAGAMENTI - Arma letale contro il debitore moroso : multa fino 375.000 €


Finalmente la Francia è andata oltre alle disposizioni delle due ultime Direttive e ha previsto per il debitore in ritardo di pagamento una multa amministrativa e non civile oppure penale fino a 375.000 €