Avv. Piero Viganego |
A cura di Piero Viganego Avvocato in Spagna (Barcelona e Madrid)
La revocatoria
funziona in Spagna in maniera molto lieve, nel senso che non verranno revocate
le operazioni commerciali fatte con l’azienda debitrice, sempre che siano
dentro l’ambito dell’attività ordinaria e normale e in condizioni ragionevoli
di mercato.
In Spagna sono poco
frecuenti queste azioni perché i curatori chiamati “administradores
concursales” non hanno normalmente i fondi per esercitarle e, se ci sono,
devono dedicarli a pagamenti più urgenti. Se non agiscono gli “administradores
concursales” può agire qualunque creditore, ma difficilmente si da questa
possibilità perché il frutto di questa azione a carico e spese del creditore va
all’attivo del Fallimento, chiamato “Concurso de Acreedores”, non comportando alcun
beneficio pratico per il creditore diligente.
La situazione dunque é
che solo si esercitano azioni revocatorie in casi molto evidenti o con
importanti valori.
Un punto da
considerare in sede di revocatoria é la possibile revoca degli accordi di
rifinanziamento che sono intese nelle quali si da credito alla Società a
rischio o semplicemente si concedono termini ulteriori di pagamento di debiti
esistenti, eventualmente sulla base di consegna di cambiali, pagaré o assegni.
Pochissime aziende
seguono il percorso legalmente previsto per questo tipo di accordi.
Il motivo della
possibilità di revoca del rifinanziamento si basa nel fatto che allungano la
vita dell’Azienda in crisi, potendo generare un Passivo ancor più alto di
quello esistente prima dell’accordo.
Sono infatti
revocabili le garanzie, i contratti e perfino i pagamenti provenienti da
accordi di rifinanziamento quando non si seguono i seguenti passi:
1. Piano di ristrutturazione aziendale.
2. Analisi e approvazione del Piano da un
Revisore dei Conti nominato dal Registro delle Imprese.
3. Approvazione del’accordo di rifinanziamento
da parte di creditori i cui crediti conformino 2/3 el Passivo.