a cura di Till Otto Schillik - avvocato in Germania (Monaco di Baviera)
Fallimento in Germania! Ahimè?
Fallimento in Germania! Ahimè?
Nei rapporti
commerciali italo-tedeschi riscontro spesso il classico comportamento
del venditore italiano che non fornisce più
merce al cliente tedesco che sembra di trovarsi in crisi e
naturalmente non ci accettano gli affari proposti dal curatore
fallimentare dell’impresa tedesca fallita.
Tutto sbagliato! Basta
conoscere e rispettare alcune condizioni e presupposti previdenziali
per non perdere soldi. Anzi! Con l’impresa tedesca rappresentata
dal curatore fallimentare si fanno gli affari più sicuri.
Seguono i suggerimenti
pratici di un avvocato tedesco specializzato in assistenza alle
imprese italiane che esportono in Germania.
- Restringere i termini di pagamento delle fatture in conformità alle norme attuali europee (direttiva CE 77/2011) a 30 gg. Meglio concedere uno sconto in più che accettare 60 gg. o ulteriori dilazioni.
- Concordare una valida clausola di riserva di proprietà (riservato dominio) con un cliente tedesco è molto facile. Non bisogna (non si può!) registrare una tale clausola che va pattuita semplicemente in forma di scrittura privata.
E se non si trova più
la merce presso il cliente fallito; tutto perso? Assolutamente no! Ci
sono varie forme di riserva di proprietà, ad esempio quella
prolungata ai crediti del cliente fallito verso terzi e quella estesa
al nuovo prodotto formatosi in fabbrica del cliente fallito.
3. Anche se per chi sa farlo, è semplice
arrivare ad un valido patto di riserva di proprietà, si consiglia di
considerare questo accordo un “fai da te”. Solo per dare un
esempio: la clausola di riserva di proprietà tra le condizioni di
vendita stampate in fattura. Nullo è l’effetto di questa forma
sbagliata e chi prima ha risparmiato i soldi di una dovuta consulenza
perde poi soldi e merce.
- Generalmente il curatore di un fallimento tedesco cerca di dar seguito all’attività aziendale e con ciò continua ad acquistare merce all’estero.
Sono perfettamente accettabili gli ordini del curatore fallimentare
tedesco con la solita garanzia di pagamento, anche se suggeriamo di
non rinunciare al servizio fiduciario che il nostro studio legale
italo-tedesco offre alle imprese italiane.
Riassumendo c’è da dire
che l’osservanza della regola eterna “prevenire è meglio che
curare” è un’ottima difesa contro la perdita di denaro o merce
in caso di fallimento dell’acquirente tedesco. Di fronte al
fallimento avvenuto invece non è il caso di rifiutare l’accettazione
degli ordini del curatore fallimentare. Questi affari sono i più
tranquilli possibili.