Avv Piero Viganego |
La nuova
legge spagnola dell’Economia Sostenibile, ha introdotto una novità in Spagna,
la regolamentazione del contratto di distribuzione. L’ambito della norma si
limita al rapporto tra fabbricanti e concessionari di automobili e veicoli
industriali.
La
tecnica legislativa utilizzata é criticabile per i seguenti motivi:
1.
Si tratta di una norma provvisoria, come quelle che in
Spagna finiscono per essere durature. Pensiamo che la Ley de Suspensión
de Pagos del 1929 é durata 74 anni.
2.
Regolamenta una materia come il contratto di concessione,
che non é regolato affatto in Spagna e pretende che i suoi effetti si limitino
all’ambito dell’automobile e i veicoli industriali. Sappiamo che molto
probabilmente questa norma ispirerà gli atteggiamenti di molti distributori per
richiedere indennità importanti, anche in settori diversi da quelli suindicati.
3.
Impone al fabbricante o preponente delle indennità molto
importanti, indipendentemente dei motivi di risoluzione del rapporto o del
fatto che il concessionario continui l’attività con altri marchi della
concorrenza.
Per quanto riguarda le indennità
a carico del fabbricante, sono queste:
a)
L’importo degli investimenti fatti dal concessionario
che non siano stati ancora ammortizzati nel momento della risoluzione..
b)
Un’indennità di clientela che non potrà
essere inferiore all’importo medio annuo delle vendite fatte dal fabbricante al
concessionario negli ultimi cinque anni di vigenza del contratto, o di tutto il
periodo contrattuale se questo fosse inferiore.
c)
Le indennità del personale licenziato
dal concessionario con motivo della risoluzione del contratto di concessione..
d)
Inoltre, in qualunque caso di
risoluzione, il fabbricante sarà obbligato ad acquistare dal concessionario
tutti i veicoli ed accessori che si trovino in potere di quest’ultimo, al
prezzo per il quale li abbia acquisito.
Come sollievo per il fabbricante,
la norma le permette di richiedere al concessionario i danni causati dall’inadempimento
contrattuale di quest’ultimo (questa possibilità esisteva già nella norma
civilitica generale).
Il regime del contratto di
distribuzione si stà complicando e conviene valutare se si tratta della figura
adatta o se esistono alternative più convenienti per le preponenti.