La legge francese del 25 giugno 1991 che ha
recepita la Direttiva europea sul contratto d'agenzia stabilisce :
Articolo L 134-12 del codice del commercio francese :
En cas de cessation de ses relations avec le mandant, l'agent commercial a droit à une indemnité compensatrice en réparation du préjudice subi
Nel caso di cessazione delle relazioni con il mandante, l'agente commerciale ha diritto ad un'indennità compensatrice del danno subito.
Facciamo notare ancora che il testo di legge
concerne la cessazione delle relazioni, quindi l'indennità viene dovuta non solo alla rottura del contratto d'agenzia a durata indeterminata ma anche
alla scadenza di qualsiasi contratto d'agenzia a durata determinata nonché al decesso
dell'agente persona fisica.
Ricordiamo che i Tribunali e Corti francesi :
- - riconoscono volentieri agli agenti francesi un'indennità media pari a 2 anni di provvigioni (calcolati sulla media degli ultimi 3 anni - anche per un rapporto di durata inferiore a 3 anni e di solo qualche mese). Ovviamente il Tribunale potrebbe essere convinto di concedere all'agente un indennità minorata (meno di un anno) tuttavia un tale risultato dipende del tallente dell'avvocato nonché della preparazione della rottura della parte del preponente stesso. A tale proposito conviene precisare che la preparazione curata del contratto si rivela determinante per ottenere un tale risultato dal giudice francese.
- - non sono tenute dalle clausole e intitolati del contratto scritto stesso oppure dalle dichiarazioni delle parti
SIETE PREPONENTE ? SI PONE IL PROBLEMA DEL COME DIFENDERSI DELLA DOMANDA DI PAGAMENTO DELL'INDENNITÀ DI CESSAZIONE DEL RAPPORTO ?
SIETE AGENTE ? SI PONE LO STESSO PROBLEMA
SIETE AGENTE ? SI PONE LO STESSO PROBLEMA
CONTESTAZIONE DELLO STATUTO STESSO
D'AGENTE COMMERCIALE
Quali sono i testi di riferimenti per controbattere
le pretese dell'agente ?
- L 134-1 del codice del commercio prevede:
L'agent commercial est un mandataire qui, à titre de profession indépendante, ... est chargé, de façon permanente, de négocier ...
L'agente commerciale è un mandatario che, a titolo di professionista indipendente ... è incaricato in maniera premanente, di negoziare...
- Tale testo della legge francese riprende le
disposizioni della direttiva CE 86/653 del 18/12/1986 :
Articolo 1:
1. Le misure di armonizzazione prescritte nella presente direttiva si applicano alle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che regolano i rapporti tra gli agenti commerciali ed i loro preponenti.
2. Ai sensi della presente direttiva per agente commerciale si intende la persona che, in qualità di intermediario indipendente, è incaricata in maniera permanente di trattare per un'altra persona, qui di seguito chiamata preponente, la vendita o l'acquisto di merci, ovvero di trattare e di concludere dette operazioni in nome e per conto del preponente
Articolo 3:
1. L'agente commerciale deve, nell'esercizio della propria attività, tutelare gli interessi del preponente e agire con lealtà e buona fede.
2. In particolare, l'agente commerciale deve:
a) adoperarsi adeguatamente per trattare ed, eventualmente, concludere gli affari di cui è incaricato;
Articolo 5:
Le parti non possono derogare agli articoli 3 e 4.
QUESTI TESTI IMPERATIVI (VEDERE ARTICOLO 5 QUI
SOPRA RIPORTATO) OFFRANO AL PREPONENTE ALCUNI ARGOMENTI DI DIFESA
Primo argomento di difesa : L'agente non deve
avere una clientela in proprio.
Questa esigenza si deduce dalla qualità
d'intermediario oppure di mandatario dell'agente (Vedere articolo L 134-1 del
codice di commercio oppure Direttiva 86/653).
Di conseguenza per la giurisprudenza francese, un
agente commerciale non può avere una attività commerciale (negoziante con
clientela in proprio) e neanche un fondo di commercio e un affitto commerciale.
Sentenza della Suprema Corte francese del 10 Luglio
2007 confermata con sentenza del 29 Giugno 2010.
Questa giurisprudenza viene molto contestata dalla dottrina (e ovviamente dagli avvocati degli agenti) in quanto il testo dell'articolo L 134-1 del Codice di commercio riconosce la possibilità a qualsiasi società di essere agente commerciale
Questa giurisprudenza viene molto contestata dalla dottrina (e ovviamente dagli avvocati degli agenti) in quanto il testo dell'articolo L 134-1 del Codice di commercio riconosce la possibilità a qualsiasi società di essere agente commerciale
Secondo argomento di difesa : L'agente deve
svolgere la sua attività di maniera permanente.
Questa esigenza d'incarico/attività permanente
distingue l'agente commerciale vero e proprio del procacciatore d'affari
(apporteur d'affaires) al quale non viene riconosciuto nessuno indennizzo in
caso di cessazione delle relazioni.
Di conseguenza l'agente commerciale francese che
lavora occasionalmente non può pretendere ad approfittare dalla legge francese
sul contratto d'agenzia ed a nessuna indennità.
Terzo argomento di difesa : L'agente deve
negoziare / trattare con la clientela
La giurisprudenza francese (Corti di appello e
Corte di Cassazione) interpreta in modo strettissimo queste esigenze (negoziare
/ trattare) della direttiva europea e del Codice del commercio francese :
L'intermediario, per essere agente (e nel caso di
cessazione del rapporto approfittare di qualche indennizzo di cessazione del
rapporto) deve avere negoziato (trattato) con la clientela.
Cosa intendere con queste parole negoziare /
trattare ? Il mandatario deve intervenire attivamente nell'ottenimento
dell'ordine e non solo presentare un prodotto ed un prezzo conforme a qualche
listino prezzo senza nessuno potere di concedere sconti, termine di pagamento ecc.
L'intermediario che si accontenta di presentare il
preponente e i suoi prodotti e listino prezzo affidando al preponente l'impegno
di discutere dei sconti, dei termini di pagamento oppure della natura (qualità)
dei prodotti non è un agente.
Di conseguenza il mandatario che non s'impegna a
negoziare / trattare con la clientela, non può pretendere essere agente
commerciale e quindi richiedere un'indennità di cessazione del rapporto
conforme all'articolo L 134-12 del Codice di commercio francese.
Sentenze della
Suprema Corte francese del 3 ottobre 2000, 12 dicembre 2006, 15 gennaio 2008,
20 maggio 2008, 27 ottobre 2009.
Precisiamo pero che i tribunali di primo grado e le Corti d'appello rimangono ad tutt'oggi abbastanza ribelli a questa giurisprudenza che riguarda i provider telefonici e quindi circostanze di fatti molto particolari - i venditori dovevano solo offrire contratti di abbonamento senza nessuna possibilità di proporre ai clienti qualsiasi riduzione e/o modifica contrattuale
Avv. Paul Bonsirven
Precisiamo pero che i tribunali di primo grado e le Corti d'appello rimangono ad tutt'oggi abbastanza ribelli a questa giurisprudenza che riguarda i provider telefonici e quindi circostanze di fatti molto particolari - i venditori dovevano solo offrire contratti di abbonamento senza nessuna possibilità di proporre ai clienti qualsiasi riduzione e/o modifica contrattuale
Avv. Paul Bonsirven
paul.bonsirven@wanadoo.fr
cel +33685607202
www.bonsirven.infocel +33685607202