lunedì 10 gennaio 2011

SPAGNA: Rischi legati al contratto di distribuzione spagnolo

Avv Piero Viganego
Come premessa, riteniamo conveniente segnalare che il contratto di distribuzione in Spagna non è oggetto di una espressa regolamentazione legislativa. In conseguenza,  è stata la giurisprudenza a definire i diversi aspetti che riguardano questo contratto di carattere commerciale, e fra questi aspetti, uno dei più elaborati per i Tribunali spagnoli è stato il patto di esclusiva.

Negli ultimi tempi abbiamo notato che molte aziende italiane tendono a concedere la esclusività a favore del distributore a mezzo di semplici fax, e senza imporre delle condizione specifiche. A nostro avviso questa prassi attuale è molto pericolosa, poichè i Tribunali spagnoli stanno riconoscendo in molti casi l’esistenza di un’indennità in favore del distributore quando il fornitore recede dal contratto unilateralmente e si tratta di una distribuzione in esclusiva per una concreta zona.


È da segnalare che la maggior parte dei contratti che stipulano le aziende italiane con i distributori spagnoli sono verbali, e allora questi vengono considerati a tempo indeterminato. In questi casi, la giurisprudenza riconosce che ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto senza che il suddetto recesso comporti necessariamente un’indennità a favore del distributore. Ciononostante, si considera che il distributore ha diritto all’indennità nel caso di mancato preavviso, quando questo fosse previsto nel contratto, e nel caso in cui il recesso da parte del fornitore sia abusivo o arbitrario.

In questi casi, i Tribunali stanno condannano il fabbricante a pagare l’indennità quando il distributore dimostra che le ha procurato nuovi clienti e che il fabbricante approfitterà sostanziali vantaggi derivanti dalla attività nateriore dell’Agente. Cioè, si tratterebbe della figura giuridica dell’arricchimento ottenuto mediante fatto ingiusto. Conviene fare attenzione al fatto che, davanti a questa possibilità di ottenere un’indennità, l’attuale atteggiamento dei distributori è iniziare a non pagare  fatture quando si accorgono che qualcosa “non va bene”, cioè, quando vedono vicino il recesso. Così, considerano che stanno compensando l’importo delle fatture impagate al fabbricante con l’indennità a loro dovuta, teoricamente.